19 Feb

Psicologia…oltre la cornice?

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Mi confronto regolarmente con giovani e giovanissimi che per svariate questioni approdano al mio studio e, altrettanto regolarmente, verifico con dispiacere come la cornice in cui inseriscono la psicologia, o la psicoterapia, sé stessi inclusi, è una cornice stretta, oppressiva, giudicante, condizionata da un passato giovane, che costringe fortemente il nostro sguardo

Non parliamo degli adulti.

‘Se sono qui è perché ho gravi problemi’, ‘non vado bene’ nella migliore delle ipotesi, ‘sono fuori di testa o matto’ in quelle più pesanti.

E, ancora, nella ipotesi più frequente, immagino di avere davanti un luuuuunghissimo tempo insieme, un graaaaaande investimento di tempo, energia, soldi.

Un po’ alla Woody Allen.

Ovviamente chi si rivolge al mio mondo è mosso da un problema o da una difficoltà. Ovviamente esiste per diversi la necessità di un lungo e continuativo percorso.

Ma se non fosse ‘solo’ così?

Se potessimo pensare alla psicologia come un luogo dove la nostra anima può ricevere ascolto, attenzione e cure, magari preventive, come accade per altre parti di noi esseri umani?

Se potessimo pensare ad una seduta di psicoterapia come un piccolo o grande viaggio, dove, accompagnati, esploriamo terre sconosciute, spinti sì da una necessità, ma una necessità che ci muove al servizio della nostra evoluzione?

Se potessimo pensare che torneremo a casa, come da qualsiasi viaggio, molto arricchiti magari, o magari un po’ affaticati o anche un po’ delusi, ma mai come eravamo partiti?? Diversi, nuovi, viaggiatori più consapevoli??

Buoni viaggi possibili.

20 Set

8 ottobre 2014 Giornata della donna con Andrea Wandel

Cosa serve a una donna per poter essere davvero nella sua femminilità? E’ possibile creare uno spazio intimo dove non sia necessario difendersi? Come la presenza femminile si può manifestare in un mondo fino ad oggi orientato verso il maschile?

Le domande sono molte e ci toccano profondamente, nel punto in cui sappiamo, come donne, di aver rinunciato a qualcosa di essenziale per vivere e sopravvivere in un mondo orientato ancora verso l’esterno.

Questo incontro è uno spazio per donne e uomini. Il principio femminile necessita del principio maschile, e viceversa.

È possibile utilizzare questo campo di polarità per una crescita comune? Cosa possiamo fare per vivere un’intimità e un contatto veramente sentiti, invece di rimanere nell’incomprensione e nelle difese? Lo spazio tra di noi vorrebbe essere ascoltato e percepito con la sua informazione sottile.

Una donna dona il suo centro per la crescita della vita e così si trova al bordo dell’esistenza tra vita e morte. Nel silenzio e nell’intimo cresce una forza che oltrepassa la nostra comprensione e il nostro intelletto.

Questi o altri temi saranno accolti ed esplorati in questa giornata; uno spazio aperto per la forza e la dolcezza, lo humor e il gioco, l’essere e il rispetto per tutto ciò che la creazione crea.