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Il programma delle attività e degli eventi è in via di definizione.
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“Chiudete gli occhi e sentite rumoreggiare la folla umana alle vostre spalle. Tutta quell’umanità da cui provenite! Sentite dietro di voi la lunga “catena di donne e uomini amanti” di cui siete, in questo momento, le sole maglie visibili! Non hanno disperato del mondo e voi ne siete la prova vivente! Con questa coscienza troverete la forza e il coraggio di slanciarvi. Il passato non è ciò che ci tira indietro, ma ciò che ci ancora nella presenza e ci infonde lo slancio per progredire.
(“Non dimenticare i cavalli schiumanti del passato”, Ed. Servitium)
Così Christiane Singer si rivolgeva ai giovani che, dice, “ho il privilegio di incontrare nelle scuole e nelle università”.
A parte la fortuna di incontrare una donna del genere sul proprio cammino scolastico, rimane la possibilità, straordinaria, di condividere delle ‘parole soccorrevoli’ che fanno bene all’anima.
Anche in momenti bui, come questi.
Anche per i più scettici, per quelli che ancora pensano a una razionalità scissa dall’emotivo (un illustre professore italiano all’estero che si occupa di neurofinanza ci ha recentemente raccontato come sia inutile mantenere questa credenza di fronte all’evidenza della ricerca più avanzata), giungono ‘dati scientifici’ a supporto di ciò che molte ricerche e applicazioni nel campo della visione sistemica, e in particolare delle costellazioni familiari, in questi ultimi trent’anni stanno continuamente mostrando.
Una cara collega svizzera mi segnala questa interessante notizia su DNA e traumi transegenerazionali.
http://la1.rsi.ch/home/networks/la1/telegiornale?po=b7ba5989-e32e-492d-9c76-c0bac8ce9350
Si apre la pagina della RSI. Sotto la scritta TELEGIORNALE trovate “Tutte le edizioni” – “DNA, non dimentica le violenze” Criccate su questo titolo ed ecco il video!
L’uomo è un essere a più dimensioni: il corpo denso, sperimentabile con i sensi fisici, e quattro immateriali percettibili con i sensi interni. Uno ci fa sfangare e gli altri volare, ma potrebbero trovare un accordo, anzi dovrebbero farlo.
Scopo di ogni vita sarebbe armonizzare, con le proprie scelte, le quattro dimensioni tra loro, con il corpo fisico e l’ambiente”…..
Queste le parole, precise e dirette, di Giovanna Ungaro di Montejaisi, che troviamo nel suo testo appena pubblicato da Bulzoni “L’amico MetT. Ti ricorda chi sei e chi puoi diventare”.
Una visione che mi affascina, che porta la serietà della ricerca e la speranza di un mondo meno diviso e più armonico.
Vi segnalo anche la bella intervista a Giovanna (http://sognaparole.blogspot.it/).