Costellazioni sistemiche, individuali e di gruppo

costellazioniIdeata da Bert Hellinger e cresciuta negli ultimi trent’anni in maniera importante grazie all’apporto di innumerevoli esperienze e approfonditi studi, la metodologia delle costellazioni ha rappresentato per me un ‘incontro stellare’ sul piano personale e professionale che ha sostanzialmente trasformato il mio approccio di lavoro.

Vivere una costellazione o come preferisco, una rappresentazione sistemica, significa fare un profondo lavoro di consapevolezza dove diamo la possibilità al corpo e alla sua intelligenza di manifestarsi.

Grazie all’attenzione e alla cura della nostra capacità di percepire fenomenologicamente (senza giudizio) la relazione profonda, spesso inconscia, tra le parti in gioco, siano esse appartenenti a sistema familiare a un sistema organizzativo o frutto di un rapporto per esempio con un sintomo o una malattia, viene portata alla luce, perché possa essere vista, riconosciuta, integrata. E ciò costituisce un passo fondamentale per la sua trasformazione.

Costellare significa applicare un nuovo sguardo aprendoci a contattare dimensioni nascoste della realtà che viviamo e a comprendere ciò che agisce profondamente perché sia possibile individuare nuovi passi e nuovi movimenti.

Nel lavoro individuale, si procede con un breve colloquio che aiuta a focalizzare ciò che sta a cuore al cliente e quelli che sono gli elementi essenziale in gioco. La messa in scena si avvale di diversi strumenti che riguardano l’utilizzo dello spazio e di ‘ancore’ costituite da fogli, sedie, oggetti, la mia disponibilità ad entrare in campo per percepire, nelle diverse postazioni o l’esplorazione attraverso l’uso dell’immagine e della visualizzazione.

In gruppo, la costellazione si avvale del campo cosciente che le persone creano e che costituisce un organismo di risonanza potente.

Ciò che si osserva nel gruppo è il fenomeno della rappresentanza: la domanda che sta a cuore al cliente viene indagata grazie alla disponibilità dei partecipanti che si ‘mettono al servizio’ della costellazione attraverso la loro capacità di percepire. Invariabilmente accade che le persone percepiscano informazioni fisiche, energetiche, emotive, mentali che appartengono al campo del cliente, familiare o organizzativo, contribuendo così in modo significativo alla manifestazione su un piano di realtà tangibile delle dinamiche nascoste che influenzano la situazione.

L’accompagnamento rispettoso e presente del conduttore facilita il movimento che emerge dal campo e che il cliente può vedere, vivere dall’interno e integrare dentro di sé. Al tempo stesso ogni persona è toccata, coinvolta e partecipe: infatti, anche senza mettere in scena una propria costellazione, og.ni membro del gruppo partecipa della risonanza che si sviluppa, il che costituisce di per sé un’esperienza trasformativa oltre che un’occasione per ampliare notevolmente la comprensione della natura umana in tutte le sue espressioni

e tu...?