28 marzo 2020
2. IL RESPIRO COME ALLEATO
In questi giorni in cui la malattia colpisce i nostri polmoni, perché non occuparci proprio del nostro respiro e contattare la sua natura, forza e possibilità?
Due meditazioni, da utilizzare quando desiderate e magari proprio quando il respiro si fa affannoso, perché arrivano pensieri o emozioni pesanti.
La prima: CINQUE MINUTI IN COMPAGNIA DEL RESPIRO
La seconda: RIPOSO NEL RESPIRO
E qualche parola poetica.
Ancora una volta, la fine della via è il silenzio: il praticante risvegliato, desto, parla soltanto per compassione. Cerca d’altronde di parlare senza perdere il respiro. Pratica i modi di parlare che rispettano il soffio: la parola di lode, la poesia, il canto sono preferiti alle parole che vogliono dire senza curarsi del soffio.
Luce Irigaray
Ari
2 aprile 2020 at 9:26Ciao cara Cris, ho accolto con gioia e gratitudine questa tua iniziativa. Scrivo solo ora perché le sollecitazioni sono tante, in questo periodo, anche se tutti parlano di un periodo di rallentamento…gli spunti di riflessione nascono ogni momento, durante un turno, o una visita dal giardino verso il terrazzo per i saluti a mia suocera, o durante la lettura di giornali mail e post vari. Il ritmo di quanto ci proponi è per me troppo veloce, tra uno e l’altro a me serve più tempo e quindi risponderò o scriverò a ritmo mio. So che capisci cosa intendo. Il respiro…proprio alla fine dell’ultimo turno di 12 ore e mezza, dove ho lavorato sempre indossando la mascherina chirurgica (tranne che per mangiare al volo), mi sono resa conto di quanto il respiro sia potente risorsa. Troppo spesso non ne sono consapevole. Mai come ora, in questo periodo di emergenza sanitaria, ho percepito quanto il respiro faccia bene! E non intendo solo il respiro dal naso, o dalla bocca. Alla sera, togliendo finalmente la mascherina, è tutta la mia faccia che respira, la mia pelle “succhia” l’aria fresca, ricomincia a vivere ed è veramente e letteralmente un’esperienza fisica. Sentita. Preziosità. Per ora ti lascio così.